Marialucia Di Meo, orgoglio giallo blu racconta l’argento mondiale
La capitana per eccellenza non finisce mai di stupire. Impegnata per la prima volta in assoluto nella monumentale rassegna iridata (gli ITTF World Masters Table Tennis Championships 2024) allestita presso la Nuova Fiera di Roma, la norbellissima Marialucia Di Meo consegue probabilmente il suo piΓΉ bel risultato della sua giΓ esemplare carriera pluritrentennale (vedere paragrafo in basso). Sfiora infatti lβimpresa di ottenere il titolo mondiale master over 40: dopo unβepica cavalcata contrassegnata da un repertorio fluido e spettacolare conosciuto in tutto lo stivale si deve arrendere alla campionessa in carica finlandese, il medico Marina Donner, vocazione tardiva al tennistavolo che le sta procurando tante soddisfazioni tra cui lβessere la giocatrice piΓΉ forte dello stato nordico. Ma anche in quella circostanza Marialucia ha fatto il possibile per tenere il passo della favorita, aggiudicandosi un set e studiando fino allβultimo delle contromosse che potessero ribaltare lβandamento del match, come giΓ le era successo nei quarti di finale.

Marialucia Γ¨ ben voluta ovunque e il suo magico argento non Γ¨ passato inosservato. In casa Tennistavolo Norbello sgorgsano le lacrime di commozione, specie quando la beniamina per eccellenza si inginocchiava sul pavimento subito dopo le meravigliose vittorie inanellate. Forse le ha portato fortuna anche lβessere stata la testimonial dellβevento con la sua elegante posa agonistica in bella mostra nei manifesti pubblicitari che hanno tappezzato le vie piΓΉ importanti della capitale.
La veterana argentata ha sentito da vicino il supporto della dirigenza perchΓ© il presidente Simone Carrucciu ha stazionato per qualche giorno da quelle parti, assorbito anche dagli impegni istituzionali che la FITeT ha concentrato nel corso di un evento imponente che ha richiamato oltre seimila atleti distribuiti su oltre 340 tavoli.

βSiamo felicissimi per il secondo posto mondiale di Marialucia β commenta il radioso presidente Simone Carrucciu β perchΓ© da quindici anni a questa parte tiene sempre alto il vessillo giallo blu ma questa volta si Γ¨ davvero superata regalandoci un gioco travolgente e bello da vedere. Emozioni vere. Siamo fieri di lei, non vediamo lβora di abbracciarla assieme al coach Luigi Novi che lβha seguita nella sua scalata al tabellone. Bravissimi e complimenti da tutta la grande famiglia norbellese. Grande Mariβ.
UN PERCORSO DA APPLAUSI
In un torneo over 40 femminile che annoverava 77 partecipanti, Marialucia ha passato il turno a gironi sconfiggendo la tedesca Franziska Bang e la belga AmΓ©lie Bergmann. Nel primo turno del tabellone ha invece estromesso la giapponese Sayuri Bel Kawamoto, seguito dal netto successo, agli ottavi, nei confronti dellβinglese Andrea Harrison. Marialucia Γ¨ ormai in palla e sa che non puΓ² farsi sfuggire questa grande occasione. Infatti non si perde dβanimo quando ai quarti se la vede con la canadese Ioulia Degtiar, giΓ n. 274 al mondo (nel 2001) e piΓΉ giovane di due primavere: lβavversaria vince il primo set ai vantaggi e poi anche il successivo. Sono le tipiche situazioni in cui la pongista italiana riesce a tirare fuori il meglio. La rimonta puΓ² avere inizio e con grinta e presenza di spirito si apre la strada per il podio sicuro.

La notte porta ulteriore consiglio e lβindomani pomeriggio le basta una mezzoretta per staccare il pass che le apre le porte della finalissima iridata mettendo alle corde la fisioterapista polacca Emilia Kijok, giΓ medaglia di bronzo nel singolo e doppio femminile over 40 ai mondiali master Oman 2023. In finale affronta la coetanea e medico Marina Donner, lo scorso anno n.298 al mondo, n.1 nella sua nazione e tre volte medaglia dβoro in Oman. La finnica parte decisa nella prima parte delle due frazioni iniziali e gli ampi vantaggi accumulati le permettono di gestire i ritorni avversari. Di Meo ha un impeto dβorgoglio nel terzo set che vince con maestria. Parte bene anche nel quarto, poi perΓ² la Donner recupera e prende la via definitiva della vittoria.
CβΓ¨ un poβ di rammarico per il doppio femminile, dove Marialucia e Carmela Castro (A4 Verzuolo), hanno mancato di pochissimo la medaglia, perdendo di misura con le francesi Pauline Lecuirot e Delphine Leplat, a detta di Marialucia, nettamente alla loro portata. Nei due turni precedenti Marialucia e compagna avevano superato il duo italo spagnolo composto da Lupe Cumplido e Elena Cuel e successivamente il binomio anglo polacco Kinga Oryl/Olub Walasek.

La bandiera giallo blu ha preso parte anche al doppio misto con il supporto di Gianluca Mastroberti (Stella del Sud). Passato il primo turno ai danni della coppia tedesca Maragioglio Francesco/Sandra Gornig, si sono dovuti arrendere al duo monegasco spagnolo Oriol Monzo/Svetlana Skobkina.
LβINTERVISTA: βNON VOLEVO GIOCARLI QUESTI MONDIALIβ
Lβemozione Γ¨ tanta, Marialucia Di Meo ha aspettato un poβ prima di raccontarsi. Non aveva realizzato bene cosa fosse successo. Ancora stenta a crederci. Anche perchΓ© piΓΉ in lΓ racconta come Γ¨ finita a Roma, quasi controvoglia.
Marialucia, come giudichi la finale?
Sapevo che sarebbe stata difficile se non addirittura impossibile. Conoscevo la Donner perchΓ© incrociata nel doppio misto e sapevo del triplice titolo conquistato in Oman. Ci ho provato, ce lβho messa tutta, riuscendo a strapparle il terzo set ma di piΓΉ non ho potuto. Sono senza dubbio contenta.
La partita che ti ha preso di piΓΉ?
Ognuna aveva un significato particolare. La vittoria con la giapponese mi ha permesso di entrare tra le prime sedici, per me era giΓ un traguardo impensabile. Poi sicuramente il quarto di finale contro la canadese. Pur essendo sotto 0-2 non ho mollato, ho creduto fino in fondo di prendermi una medaglia, ho giocato un ottimo tennistavolo. Grazie alla grinta, al cuore, alla testa e ad altra qualsiasi cosa alla fine sono stata premiata. Insomma, entrare in semifinale Γ¨ stata unβemozione indescrivibile. Contro la polacca penso di aver disputato una partita perfetta. Lβavevo osservata giusto un set nel suo quarto di finale contro la nostra connazionale Milic e sapevo che sarebbe stata ostica. Sono riuscita ad imporre il mio gioco e a non farle esprimere il suo.

In generale che esperienza Γ¨ stata per te?
Bellissima sicuramente. Non mi aspettavo un campionato organizzato in questo modo con presenze provenienti da tutte le parti del mondo. Lβho vissuto con grande entusiasmo, non ho parole per descrivere cosa ho visto in questi giorni.
Ci racconti della tua immagine che campeggiava nei manifesti pubblicitari?
Mi ha riempito dβorgoglio. Quando dalla Federazione me lβhanno chiesto pensavo che fosse uno scherzo. Ovviamente ho accettato piΓΉ che volentieri perchΓ© Γ¨ un onore essere stata scelta per questa campagna pubblicitaria e sono immensamente felice di aver fatto fare una bella figura allβItalia.

Hai ringraziamenti da fare?
Le persone da ringraziare sono tantissime, non saprei da dove iniziare e rischierei di dimenticare qualcuno. Sicuramente tutta la famiglia del Tennistavolo Norbello, il presidente, Oriana e Reby che erano con me nei primi giorni di gare. La mia famiglia del Tennistavolo Avellino, nella persona del presidente, anche lui Γ¨ stato con me fino ai quarti di finale. I miei doppisti Gianluca Mastroberti (con il quale abbiamo giocato un ottimo girone, con tre match point a disposizione e poi sciupati contro la coppia finlandese che poi ha vinto il titolo) e Carmela Castro, ragazza fantastica che conoscevo poco; non avevamo mai giocato insieme ma abbiamo trovato un ottimo affiatamento. Ringrazio i miei ragazzi che ad Avellino seguivano le dirette e mi hanno permesso di allenarmi prima di questi campionati del mondo.
E adesso arriva il clou?
Eh, sΓ¬. La persona che devo ringraziare di piΓΉ Γ¨ Luigi Novi del Tennistavolo Avellino perchΓ© Γ¨ stato lui ad iscrivermi a questi campionati del mondo, a mia insaputa. Infatti avevo deciso di non partecipare, non mi ero iscritta, ma lui, pensando che potessi pentirmene, mi ha inserito in lista dβattesa e alla fine la mia iscrizione Γ¨ stata accettata. Quando lβho saputo era giΓ aprile. In questi giorni Luigi Γ¨ stato in panchina ha sofferto e lottato, e quindi mi sento di dire a lui, veramente, grazie perchΓ© se non ci avesse messo lo zampino non avrei provato una delle emozioni piΓΉ grandi della mia vita.

Altro da aggiungere sul tema?
Ringrazio un pochino me, perchΓ© alla fine la cosa che mi ha dato piΓΉ gioia Γ¨ essere riuscita ad esprimere un livello di tennistavolo che non vedevo da un bel poβ di tempo. Avevo quella vecchia sensazione in campo di essere nel posto giusto, di sapere cosa fare, mi veniva quasi tutto naturale. Mi sentivo una vecchia me.
Raccontaci della bolgia alla Fiera
A Roma ho incontrato un sacco di vecchi amici, persone a me care che mi hanno sostenuto e tifato giorno per giorno. Ho visto persone a me sconosciute che hanno cominciato a tifarmi, mi sentivo come se avessi conquistato il cuore delle persone. Quando gioco ci metto lβanima e il cuore: la cosa piΓΉ bella Γ¨ arrivare alle persone.
BREVE STORIA AGONISTICA DI MARIALUCIA
Tra inverni e primavere che si avvicendano con velocitΓ inaudite la campionessa irpina armeggia con una racchetta dal 1990: oltre ad indossare da quindici anni consecutivi la maglia giallo blu del Tennistavolo Norbello, ha ereditato le doti del padre che fu il suo primo allenatore nel Tennistavolo Avellino, societΓ in cui lei dΓ lβanima per far nascere nuovi campioni. GiocΓ² anche nel TT Fulgor, nella polisportiva Torretta di Boscotrecase dove in sette anni dalla serie C arrivΓ² fino alla massima serie femminile. Prima di tesserarsi a Norbello Marialucia vanta delle apparizioni nel Tennistavolo Riposto e pure a Roma (Polisportiva Castello) e Milano (TT Forever) dove stringerΓ unβamicizia indelebile con unβaltra pietra miliare giallo blu: Gohar Atoyan. Difficile ricostruire alla perfezione una carriera cosΓ¬ immensa. Questo vuol essere un compendio molto, molto restrittivo. Γ del 2002 il titolo italiano individuale di terza categoria. Nel 2014 a Terni Γ¨ bronzo nel doppio assoluto con Ana Brzan. Ai tricolori di Lucera 2016, in seconda categoria, Γ¨ inaspettatamente terza nel singolo. In quello stesso anno decide di fare unβapparizione a Guspini per i Campionati Sardi dove lascerΓ un solco vincendo singolo, doppio femminile (con Anna Podda) e doppio misto (con Maxim Kuznetsov). I campionati veterani/master le stanno garantendo una eccellente seconda giovinezza. Nel 2022 vince lβoro nel singolo over 40, nel doppio femminile over 40 con Ana Brzan e lβargento nel doppio misto over 40 con Alessandro Gammone. Ed Γ¨ pure Campionessa dβItalia di serie A1 veterani. Lβanno successivo Γ¨ reginetta nazionale nel doppio femminile di terza categoria con Ana Brzan e guadagna il bronzo nel singolo, sempre terza categoria.

Ritornando ai campionati a squadre ha fatto parte del quartetto norbellese (con Niko Stefanova, Angeliki Papadaki, Marina Conciauro) che si Γ¨ giocato la finale scudetto tutta sarda del 2014. Quattro anni prima fu protagonista della storica promozione in serie A1 (con Ana Brzan e la cinese Wu Shuang). La sua immensa generositΓ lβha portata pure a disputare due campionati in serie B femminile (2011 e 2021) culminati con due promozioni dove lei ha collezionato trentatrΓ© vittorie e una sconfitta (nei play off 2011, contro lβallora emergente Chiara Colantoni, al quinto set).
