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Mentre il sodalizio guilcerino diventa Scuola di Tennistavolo, Chiara Colantoni conquista la sua prima medaglia d’argento agli Italiani Assoluti

Dopo le due giornate di gare al PalaTennistavolo “Aldo De Santis” di Terni, dove si sono tenuti i Campionati Italiani Assoluti, la giallo blu Chiara Colantoni ne esce a testa altissima, conquistando una merita piazza d’onore (mai ottenuta in passato), cedendo in finale a Giorgia Piccolin (Centro Sportivo Esercito), al suo terzo titolo tricolore consecutivo.

Il podio degli assoluti femminili

Nonostante i noti acciacchi fisici la pongista romana (supportata in panca da Eliseo Litterio e nelle vicinanze da Pasquale Vellucci), nel primo giorno di gioco supera agevolmente la fase a gironi e poi nel tabellone ad eliminazione diretta sconfigge Elisa Armanini agli ottavi. L’indomani affronta ai quarti Debora Vivarelli (Centro Sportivo Esercito) che nella classifica generale italiana la precede di due posizioni. Sul 2-2, la pongista giallo blu trova forze e lucidità per fare suo il parziale e staccare il biglietto per le semifinali. Dove incontra una quindicenne molto vivace, anche lei del Castel Goffredo: Nicole Arlia. Nel primo parziale Chiara conduceva pe 10 – 5 poi è sopraggiunto un blackout totale nel quale ha subito sette punti consecutivi. Rimedia tutto nel segmento successivo ma l’adolescente castellana sembra avere una marcia in più perché con un gioco d’attacco efficace a cui si sommano gli errori dell’avversaria allunga fino al 3-1. E da qui Colantoni costruisce con calma e pazienza la sua rimonta. Sul 3-3 rimane sotto per 4-1 e prontamente il tecnico Eliseo Litterio chiama il time out. Scelta provvidenziale perché Chiara cambia i ritmi riportandosi ad un passo dalla vittoria finale (10-5). Ma come accaduto nel primo set subisce la rimonta di Arlia che ai vantaggi, per due volte, può sfruttare la palla del match. Con la solita dose spropositata di sangue freddo Chiara resiste e approda in finale.

Eliseo Litterio e le alchimie tattiche con Chiara Colantoni

L’ultima fatica della manifestazione è a senso unico e termina 4-0 in favore della alto atesina. Giorgia Piccolin si mostra molto più motivata e attrezzata tecnicamente, forte dell’esperienza in Germania nel campionato Bundesliga 1, supportata inoltre dagli allenamenti parigini. Va inoltre detto che i dolori pervadono il fisico di Chiara che non vuole rischiare eccessivamente, probabilmente perché si sente già appagata per un secondo posto inaspettato, ma conquistato spendendo tantissime energie nelle sfide precedenti.

Un momento della finale Piccolin – Colantoni

I COMMENTI DEI PROTAGONISTI

Chiara Colantoni: “Per me è stata una gradita sorpresa arrivare in fondo al tabellone perché non ero ancora al top della forma. Il mio intento era di disputare più partite possibili in modo da ritornare alla Chiara dei tempi pre-infortunio e migliorare nel gioco anche in vista delle prossime partite di campionato. Sono contenta, ma se dovessi cecare il pelo nell’uovo, direi che ho risentito parecchio dell’affaticamento al braccio. Man mano che le gare, tutte combattute, si succedevano, la situazione peggiorava sempre di più. Purtroppo, sono arrivata in finale molto stanca e il mio unico rammarico è di non aver dato di più nella sfida più importante, sarebbe stato bello giocarsela senza questi dolori e vedere come andava a finire. Indubbiamente Giorgia si è espressa al meglio ed è stata molto brava. Però non riuscivo veramente a stare in partita. Ringrazio Kisztina Nagy con la quale ho condiviso la stanza in questa esperienza a Terni e poi Eliseo Litterio che mi ha seguito in tutte le mie prestazioni, incitandomi soprattutto nelle ‘fasi batticuore’ dove si sono alternati i vari match point a mio favore e contro. Un ringraziamento anche a Pasquale Vellucci per il tifo e ovviamente a tutta la famiglia del Tennistavolo Norbello per il sostegno e i tanti messaggi che mi sono pervenuti. Sto già pensando alla gara di A1 femminile della prossima settimana, spero che da parte mia sia l’inizio della svolta e si possa dimenticare l’inizio negativo che tutta la squadra ha patito”.

Chiara Colantoni (Foto Gianluca Laconi)

Eliseo Litterio (Tecnico Tennistavolo Norbello): “Dall’esperienza ternana è scaturito un ottimo risultato perché Chiara è reduce da un anno e mezzo di infortuni e solo da un mesetto ha ricominciato a prendere la racchetta in mano seriamente. Aggiungiamo che anche in questa circostanza si è portata dietro dei dolori al braccio. E nonostante tutto ha raggiunto una posizione mai conosciuta nelle sue precedenti partecipazioni agli assoluti. Le alchimie tattiche ci hanno dato una grossa mano, ma in finale Giorgia ha espresso un gioco completo ed eventuali suoi punti deboli sarebbero potuti affiorare dopo attacchi martellanti. Ma a quel punto Chiara non ce la faceva più, ha accusato la fatica, il braccio si è appesantito e per l’avversaria si è aperta un’autostrada. Ma il bilancio è più che positivo perché partiva come testa di serie n. 6 ed è riuscita ad estromettere la forte Vivarelli e una Arlia che alla vigilia era accreditata come la grande rivelazione dei campionati, mettendosi in mostra eliminando la sua compagna di scuderia Tan Wenling. In definitiva il bicchiere di Chiara è sicuramente mezzo pieno”.

a sx Eliseo Litterio (Foto Gianluca Laconi)

Simone Carrucciu (presidente Tennistavolo Norbello): “Mi sono emozionato tantissimo assistendo ai match di Chiara sul pc, perché purtroppo non sono riuscito ad essere presente, ma sarebbe stato lo stesso. Le sono stato sempre particolarmente vicino, so quante sofferenze ha patito negli ultimi tempi. Tutta la dirigenza le formula i più calorosi complimenti, insieme al tecnico Litterio e spero che questo risultato rappresenti per lei una svolta fisica e anche psicologica perché nonostante tutto ha tante potenzialità da sviluppare ed esprimere sul tavolo. Il suo argento deve essere uno sprone anche per tutta la squadra di A1 perché riprenda al più presto la strada maestra in un campionato cominciato un po’ in salita. Mi rallegro anche per il rendimento di Krisztina Nagy che riesce a tenere il passo delle atlete più piccoline. Complimenti e grazie a tutti”.

Con la manifestazione a porte chiuse ci sono i validi rimedi per non perdersi l’ìimprtante avvenimento

RICAPITOLANDO LE PUNTATE PRECEDENTI

Inclusa nel girone n. 6 Chiara Colantoni non ha trovato nessuna avversaria in grado di contrastarla. La prima a cedere è stata Lisa Bressan (Castel Goffredo) per 3-1, di seguito Irene Favaretto (C.S. Dilettantistica Sportni Krozek Kras) alla quale è stato inflitto un perentorio 3-0, infine Emma Sereno Regis (Tennistavolo Torino), anch’ella sconfitta con lo stesso precedente risultato. Queste prime gare le sono servite per provare nuove situazioni di gioco rapportate ai limiti che i fastidi alla spalla le impongono. L’unico parziale perduto in quei contesti va letto in quel modo.

Passato di diritto il primo turno del tabellone eliminatorio, agli ottavi ha incrociato Elisa Armanini del Castel Goffredo, sconfitta dopo quattro combattuti parziali. Nel primo set Chiara praticamente non ha giocato, sbagliando l’impossibile, compresi tanti “rigori a porta vuota”. Poi grazie anche ai consigli di Eliseo Litterio ha proseguito con molta più calma in corpo, riuscendo a portare a casa il risultato, con una attenta gestione dell’economia di gioco, punto dopo punto”.

La presentazione delle semifinali

Krisztina Nagy aveva cominciato la kermesse tricolore nel girone n. 7 dove all’esordio ha fatto suo per 3-0 il match opposta a Giulia Varveri (Tennis Tavolo Eureka). Successivamente si è dovuta arrendere dopo quattro set ad Arianna Barani del Cortemaggiore. Ma grazie al successo conseguito su Jessica Ramazzini (Tennistavolo Vallecamonica) le si sono spalancate le porte dell’eliminazione diretta (passavano le prime due di ogni girone). E prima di incontrare Gaia Monfardini era riuscita a sconfiggere Irene Favaretto (C.S. Dilettantistica Sportni Krozek Kras) per 3-0. Nel secondo turno eliminatorio la giocatrice del Castel Goffredo ha inseguito una scia positiva che l’ha portata a condurre 12-10; 11-7. La magiara/norbellese ha accorciato le distanze (11-5) ma poi ha ceduto di schianto nella quarta frazione (11-3).

Nonostante l’estromissione Eliseo Litterio spende belle parole anche per Krisztina: “Tutto sommato ha disputato un buon torneo. La sconfitta con la Barani nella fase a gironi ci sta e poi nel tabellone ha superato i sedicesimi abbastanza agevolmente anche se la partita è stata molto lenta. Con Monfardini se l’è giocata fino in fondo, peccato che nel corso della prima frazione conducesse 10 – 6. Insomma, non ho visto una vittoria schiacciante dell’avversaria e con un po’ di fortuna poteva andare diversamente”.

Krisztina Nagy

ARRIVATA LA CERTIFICAZIONE FEDERALE DI “SCUOLA DI TENNISTAVOLO” IN CASA NORBELLO

Per chi ancora non lo sapesse, da ventitrè anni a questa parte il Tennistavolo Norbello è impegnato, con l’ausilio di qualsiasi strumento idoneo, nel divulgare l’immagine della disciplina olimpica e paralimpica a base di racchette e palline. Ogni iniziativa è sempre stata ben accetta dal sodalizio giallo blu, figuriamoci se quando cominciò, nella scorsa primavera, la campagna di adesioni al progetto federale “Scuola di tennistavolo”, il presidente Simone Carrucciu non ci si buttò a capofitto.

L’idea promossa dalla FITET Nazionale è stata apprezzata in tutta la Penisola da associazioni e società affiliate, perché lo scopo principe è quello di accrescere la pratica di questo sport grazie alla evoluzione delle professionalità tecniche che ciascun club esprime. E in casa Norbello gli allenatori esperti e navigati non mancano di sicuro.

Dopo un’intensa attività online dove i formatori/tutor hanno dispensato costantemente nozioni preziose per una visione all’avanguardia della disciplina, è giunta la tanto gradita certificazione. Coloro che volessero intraprendere l’attività pongistica (neofiti ed esperti) saranno seguiti sotto tanti aspetti, a partire dalla pratica motoria e sportiva che sarà curata da persone particolarmente motivate. Nel paniere dei promotori tante altre pratiche, utili nel venire incontro alle potenzialità dei singoli individui in un contesto sostenibile, continuamente monitorato. Viene in mente l’attività in ambiente scolastico, la promozione dell’attività agonistica olimpica e paralimpica di base per tutti a partire dagli 8 anni, senza dimenticare lo sviluppo dell’alto livello.

Il presidente del Tennistavolo Norbello Simone Carrucciu

“Il riconoscimento giunto dalla Federazione la reputo un’importante e lodevole iniziativa federale – chiosa Simone Carrucciu – perché con lo status di “Scuola di Tennistavolo” Olimpico e Paralimpico si possono aprire nuovi scenari di sviluppo. Non essendo nuovi a questo tipo di attività, e conoscendo molto bene il nostro piccolo territorio, siamo consapevoli che non possiamo puntare ai grandi numeri. Ma in tale contesto siamo certi di offrire sempre il massimo della qualità. Ringrazio i tecnici coinvolti nei corsi preparatori per la grande dedizione mostrata. La scuola è un tassello comunicativo importante con cui il Tennistavolo Norbello continuerà a promuovere questo bellissimo sport, perché quella giovanile è una fascia che va ulteriormente valorizzata. La certificazione rappresenta un incentivo nel prosieguo della nostra missione di promozione sportiva, culturale e territoriale. E da tempi non sospetti ci piace molto lo sport sempre più inclusivo. Con tanta pazienza e costante laboriosità speriamo prima o poi di vantare le gesta di un campioncino nostrano. Auguro un buon lavoro a tutti, e pandemia permettendo, speriamo di riprendere presto anche l’attività di base, è importante per tutti”.

Anche la società di Norbello diventa Scuola di Tennistavolo

Ai coinvolti non resta che cominciare sul serio dal momento che dalla Federazione è arrivato un bel kit di partenza contenente la targa ufficiale Scuola di Tennistavolo FITeT e altro materiale griffato “Scuola di Tennistavolo”.